Sebbene i sintomi più visibili del marciume bruno si osservano verso la fine del ciclo produttivo, l’infezione da Monilinia inizia generalmente in primavera, soprattutto durante il germogliamento e i periodi di elevata umidità. Il periodo di massima suscettibilità si verifica durante la fioritura e poco prima della maturazione dei frutti.
Quali sono le cause della Monilinia?
- Monilinia laxa e Monilinia fructicola sono le principali specie fungine responsabili della malattia. Possono infettare direttamente i fiori. Monilinia fructigena, invece, si sporula solitamente sui frutti caduti e attacca opportunisticamente i frutti più tardi nella stagione, quando sono completamente maturi.
- Monilinia fructigena e Monilinia fructicola sono economicamente importanti per la loro capacità di causare danni sostanziali ai frutti. I funghi penetrano attraverso varie vie, tra cui la cuticola, gli stomi e le ferite, nonché intorno alla base dei tricomi (strutture simili a peli sulla superficie del frutto).
- Monilinia laxa colonizza comunemente i fiori, ma raramente causa un’infezione diretta. Si diffonde invece ai rami e ai germogli, provocando essudati gommosi e lo sviluppo di cancri.
Quali sono i sintomi dell’infezione da Monilinia?
- Fiori essiccati: I fiori fungono da serbatoio per l’inoculo fungino durante la primavera. In condizioni favorevoli (umidità elevata e temperature ottimali), le spore infettano lo stigma, gli stami, i petali e i sepali, portando al disseccamento dei fiori, che poi cadono dalla pianta.
- Rami secchi e marroni: Il fungo può diffondersi dai fiori infetti alla corteccia dei rami giovani, provocando lesioni marroni. Questo porta al collasso e al disseccamento di germogli e foglie.
- Cisti ed essudati: I cancheri si formano spesso nei punti in cui l’albero è stato danneggiato dal freddo o da trattamenti chimici. Il fungo invade i tessuti interni, causando la trasudazione della gomma. Se non vengono eliminati, questi cancri persistono e diventano fonti permanenti di inoculo fungino.
- Marciume della frutta: I frutti verdi non sono molto sensibili all’infezione, ma con la maturazione e l’aumento del contenuto di zucchero, il fungo si diffonde da fiori o cancri precedentemente infetti. Si formano così le caratteristiche lesioni da marciume bruno, che si espandono e fanno marcire i frutti. I frutti cadono prematuramente o si mummificano sull’albero.
Come gestire la Monilinia?
Una gestione efficace della Monilinia prevede una combinazione di pratiche preventive e correttive. Seguendo queste strategie, è possibile ridurre il rischio di infezione e minimizzare l’impatto sul raccolto:
- Evitare l’eccesso di vegetazione: Sfoltire gli alberi per favorire la circolazione dell’aria e ridurre l’umidità all’interno della chioma.
- Eseguire un’accurata potatura verde: Potare durante la stagione di crescita per garantire un flusso d’aria adeguato e ridurre il rischio di infezioni.
- Rimuovere e distruggere il materiale infetto: Alla fine dell’inverno, rimuovete e bruciate tutti i frutti mummificati e i rami infetti che presentano segni di cancherizzazione o disseccamento per eliminare i serbatoi fungini.
- Applicare il fertilizzante azotato con giudizio: Evitate l’applicazione eccessiva di fertilizzanti azotati, poiché una crescita vegetativa eccessiva può creare condizioni favorevoli alle infezioni fungine.
- Regolare l’irrigazione: Riducete l’irrigazione prima del raccolto per limitare i livelli di umidità che potrebbero favorire la crescita dei funghi.
- Attuare trattamenti fungicidi precoci: Applicare i biofungicidi il più presto possibile, soprattutto durante la fioritura, quando è più probabile che il fungo penetri e provochi l’infezione. Inoltre, l’uso delle biosoluzioni Rovensa Next più vicino al raccolto può aiutare a gestire i residui misurabili sui frutti, sostenendo un obiettivo di produzione di residui da basso a nullo rilevabile.
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